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Discussione Brasile del Nordest, Paraiba. Alla scoperta del vero Nordest

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Autore discussione: Brasile del Nordest, Paraiba. Alla scoperta del vero Nordest
anghi
Eviaggiatore

Eviaggiatore
17/05/2018 14:40:04      
Viaggio lungo il litorale Paraibano alla scoperta di spiagge deserte ed incontaminate, parchi naturali, storia e cultura.
Questo itinerario esce dagli schemi del turismo convenzionale e va alla scoperta del territorio Nordestino più autentico. Base di partenza è la città di Natal nello stato di Rio Grande do Norte a Recife, capitale del Pernambuco, seguendo il tracciato della BR 101, l'arteria di comunicazione litoranea del Brasile, gli stati toccati sono Rio Grande do Norte, Paraiba, Pernambuco, totale km.370 su asfalto in buone condizioni (non si tiene conto delle varie deviazioni ed estensioni) .
Questi tre stati sono una sintesi perfetta di tutto quello che si può visitare ed apprendere su storia e cultura del Nordest, non solo mare e spiagge, se pur meravigliose, ma anche città storiche, parchi naturali di grande interesse e la riserva indigena Potiguara, la più antica e popolosa, ma anche la più accessibile del Brasile. Il mezzo di trasporto ideale è sicuramente l'auto, che a Natal si può nolleggiare a buonissimi prezzi, lo sviluppo del viaggio consigliato e da noi scelto, è la formula andata e ritorno dividendo le mete sui due percorsi per non affrontare un'unica tratta di quasi 500 km. e per risparmiare un eventuale drop off dell'auto a noleggio.

In questa prima parte della discussione visiteremo Baia da Traiçao e la regione del litorale nord del Paraiba

Baia da Traiçao è la base di partenza per una serie di escursioni nella regione del litorale nord del Paraiba. Qui troviamo l'ultima riserva esistente in tutta la costa brasiliana, ma anche l'area di protezione ambientale e conservazione del lamantino, che qui vive in completa libertà e può essere avvistato ed avvicinato con relativa facilità ed un po' di fortuna. Possiamo affermare che Baia da Traiçao è il rifugio delle specie in via d'estinzione perchè sia il lamantino che i Potiguara, o perlomeno la loro cultura, corrono il pericolo di sparire dalla faccia del pianeta nel giro di due generazioni.
Ma la regione della riserva è circondata di altre bellezze naturali, in primis le spiagge che coprono i quaranta km. di costa della riserva, ma anche lagune, sorgenti e tratti di Foresta Atlantica sopravvissuti alla deforestazione dell'uomo.
La cittadina stessa, ottomila abitanti,in maggioranza indios, compresi quelli dei villaggi sparsi nei dintorni, merita una sosta di qualche giorno, oltre che per le escursioni, anche per godere della tranquillità e delle sue bellissime spiagge, così può essere piacevole camminare sulla sabbia bianca della Praia das Trincheiras dove potete vedere il delfino Boto Cinza fare le sue evoluzioni a poche decine di metri dalla riva, oppure andare ad osservare i pescatori nella baia che ospita il porto naturale e la sera assistere al tramonto dalle rocce di Ponta das Trincheiras. Vale la pena ricordare che la cittadina è uno dei principali pinti di pesca dell'aragosta, ma solo tra giugno e dicembre, quando la pesca al crostaceo è aperta.

Tappa 1 - Escursione ai villaggi indigeni della riserva potiguara
I Potiguara lottano per mantenere viva la loro cultura contro l'avanzata inarrestabile della modernità e contro i pregiudizi degli stessi Brasiliani che li considerano subalterni alla società civile

Prima sosta dell'escursione guidata di una giornata è Praia do Forte, uno dei siti storici di Baia da Traiçao, qui, sull'alto di una falesia di arenaria dai colori sgargianti, sorgeva l'antico forte Portoghese di cui oggi restano a testimonianza tre cannoni con il simbolo della Corona Portoghese. La vista da questo punto è meravigliosa e domina la baia che ospita Baia da Traiçao con il piccolo porto dei pescatori. Una associazione di donne Potiguara coltiva in loco le piante medicinali che fanno parte della cultura indigena e che, ancora oggi, vengono usate dai "Pajè", gli sciamani della comunità.
Si continua per I 12 km. che separano Baia da Traiçao dal Rio Camaratuba, confine settentrionale della riserva indigena, ospitano uno dei tratti di falesia più belli e meglio preservati di tutto il Brasile, le falesie sono formazioni rocciose di arenaria che a seconda della loro composizione assumono varie colorazioni che vanno dal bianco al giallo, arancione e rosso. Un sentiero corre parallelo, in parte in cima alla falesia ed in parte sulla spiaggia sottostante e permette di raggiungere Barra de Camaratuba a piedi in circa 2 ore e mezzo.
Il villaggio di Sao Francisco, tappa finale, si trova nel bel mezzo della riserva indigena, è una sorta di capitale dei Potiguara, qui una volta all'anno, in aprile, si svolgono i giochi olimpici Potiguara, dove le 32 "Aldeias", (villaggi) si sfidano in varie competizioni sportive tra cui tiro con l'arco, la corsa con i tronchi di coqueiro ed il tiro alla fune. La manifestazione si conclude dopo una settimana con una grande festa dove centinaia di Indios si riuniscono per svolgere rituali religiosi e danzare il Torè al ritmo di tamburi e maracas. Nel villaggio sono in funzione due "Casas de Farinha" strutture comunitarie dove gli abitanti possono accedere per lavorare la manioca e produrre farina e gomma per la famosa tapioca. Nei pressi di una delle case di farinha si trova la casa di Fatima, la più importante sciamana della riserva che ci ospita preparando un assaggio della cucina tipica Potiguara a base di pesce, frutti di mare e crostacei accompagnando il tutto con canti tipici e raccontando leggende della religione degli Indios.

Tappa 2 - Sorgente del rio gozo e villaggi potiguara dell'entroterra
Escursione nella parte più inaccessibile della riserva per vedere i villaggi meno contaminati dalla modernità e tuffarsi nelle acque cristalline del Rio Gozo nel pieno della foresta atlantica.

Questa escursione si addentra nella parte più interna e di difficile accesso della riserva e passa per alcuni villaggi che mantengono ancora inalterata buna parte della loro identità culturale indigena, Nei villaggi di Laranjeiras e Sao Francisco è possibile assistere con un po' di fortuna alla produzione della farina di manioca, fatta ancora a mano nelle "Casas de Farinha" , strutture comuni che gli abitanti del villaggio possono utilizzare liberamente pagando solo una minima cifra per il mantenimento dei macchinari. Il lavoro svolto qui è molto interessante e mostra tutto il processo di produzione della farina, alimento tradizionale degli Indios completamente senza glutine e della gomma. Prodotta sempre dal tubero della manioca, ma con un processo differente, la gomma è l'ingrediente fondamentale per la famosa "Tapioca" nordestina, una sorta di calzone che si adatta ad essere farcito con una svariata gamma di ingredienti, sia dolci che salati. Il percorso tocca la sua parte più profonda alla sorgente del Rio do Gozo, un angolo di natura incontaminato dove sgorga l'acqua sorgiva del torrente, cristallina e purissima. Poche centinaia di metri a valle della sorgente ci sono le piscine del Rio do Gozo, un'ansa del torrente che forma una vasta piscina naturale dove è possibile fare un bagno rigenerante.
Sorgente del Rio do Gozo è un luogo dalla natura incontaminata, è una polla sorgiva dove l'acqua sgorga dal sottosuolo a formare il piccolo torrente Gozo, dalle acque limpide e gelate, per arrivare alla sorgente si percorre un brevissimo tratto di foresta atlantica passando anche per le case della piccola comunità locale di Indios, custodi del luogo; è un posto incantato e pieno di fascino dove è bello fermarsi e ascoltare i suoni della vita che ci circonda ed è dovunque e respirare l'aria pura filtrata dalla vegetazione della foresta.
da non perdere un bagno nel fiume poco a valle della sorgente in mezzo alla foresta in una piscina di acqua fresca e cristallina.

Tappa 3 - Area di preservazione del lamatino di mare
La riserva ambientale di Barra de Mamanguape è l'unica dove è ancora possibile avvistare il lamantino nel suo habitat naturale, ma è anche un luogo ricco di natura incontaminata.

Questa escursione è realizzata in giornata e parte da Baia da Traiçao per arrivare al villaggio Potiguara di Camurupim dove ci si imbarca per la visita alle aree di preservazione ambientali della foresta di mangrovie e del lamantino. Le imbarcazioni che ci trasporteranno sono di piccolo cabotaggio e con motore a pescaggio minimo, le uniche che hanno il permesso ufficiale del ministero dell'ambiente per percorrere questo tratto di fiume. Ogni barca carica al massimo 8 passeggeri e possiede giubotti salvagente e banchi di seduta abbastanza comodi. Lungo il percorso sono previste diverse fermate in punti di interesse storico e naturalistico. Una volta giunti alla foce del Rio Mamanguape si andrà alla ricerca del Lamantino (qui chiamato Peixe Boi), il mammifero vive in regime di completa libertà e perfettamente inserito nel suo habitat naturale, in caso di avvistamento bisogna quindi seguire alcune regole fondamentali per salvaguardarne la sopravvivenza come non toccarlo e non dargli cibo. Bisogna oltremodo sottolineare che, proprio per la sua condizione non è garantito il suo avvistamento. L'escursione si svolge in varie tappe, la prima è attraverso la foresta di mangrovie navigando sul Rio Sinibù, in seguito si raggiunge il reef roccioso, chiamato paradiso delle tartarughe, dal quale è possibile vedere le tartarughe in mare aperto e poi ancora si fa rotta verso la spiaggia di Barra de Mamanguape, immensa con sabbia bianca a formare alte dune ed una piscina naturale dalle acque calme e trasparenti, per terminare si raggiunge la foce del Rio Mamanguape dove solitamente vive il lamantino. Una volta avvistato è sufficiente battere l'acqua con le mani ed il mammifero si avvicina alla barca cominciando a giocare ed osservarci.

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