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Discussione Ocean Beach Resort a Malindi…si sentiva il bisogno di un 5 stelle con prezzi europei?

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Autore discussione: Ocean Beach Resort a Malindi…si sentiva il bisogno di un 5 stelle con prezzi europei?
lucapoma
Eviaggiatore

Eviaggiatore

11/01/2011 17:40:56      replica quotando   Invia un messaggio privato a lucapoma   Guarda il profilo di lucapoma   
richiamando il titolo, me lo sono chiesto spesso, in questi oltre 20 anni di africa: nell’epoca del turismo di massa, ogni assurdità pare lecita, anche pagare un piatto di pesce la metà di uno stipendio locale. la domanda tuttavia non è se tutto ciò sia lecito: ogni operatore turistico ha facoltà di praticare i prezzi che crede. la domanda vera è se sia opportuno, e se lo chiedono spesso i sempre più numerosi turisti attenti non solo più al “glamour” bensì alla “sostenibilità” – per le proprie tasche ma anche per il territorio – della desiderata vacanza. ricordo il mio sbarco in madagascar, anni fa, in un minuscolo resort a 200 chilometri di fuoristrada dalla cittadina più vicina. una spiaggia incontaminata, lunga chilometri e pressoché deserta, a un quarto d’ora a piedi da un villaggio di capanne. gestiva i sette bungalow ed il ristorantino anesso un simpatico signore belga con la moglie, pierre, erano scappati – loro definitivamente - lontano dall’inquinata civiltà europea. pierre mi sgridò a morte quando diedi l’equivalente in valuta locale di 1 euro al ragazzo del posto che mi portò le valige su per la duna di sabbia, fino alla mia casetta di legno e palme con vista oceano: “se li convinci che possono guadagnare lo stipendio di un giorno di lavoro in 10 minuti portando le valige a te, un domani nessuno andrà più a lavorare e avrai contribuito a sfasciare la già debole economia locale!”. quanto era saggio, pierre…
anche in mozambico mi sono “scontrato” con una realtà simile: all’ilha de mocambique, un’isoletta affascinante collegata alla terraferma da un ponte di barche, antica capitale dell’africa orientale portoghese, affittai un stanzona con bagno nella casa di un’anziana meticcia, vedova di un tizio di lisbona. la stanza - con vista sulle spiagge più bianche che abbia mai trovato dopo le barbados, e ad appena 15 metri dalla sabbia - mi costò il controvalore di 8 euro al giorno. quando pagai anticipatamente la somma per i 15 giorni, la donna quasi si commosse, e ci offrì lei colazione ogni mattina alla sua tavola. a poche decine di chilometri dalla mia casetta, un villaggio di impostazione europea: 400 euro a notte per una camera standard. si, io avevo l’enorme ventilatore sul soffitto, mentre al villaggio a 7 stelle magari c’era l’aria condizionata anche nel bagno, ma le spiagge erano esattamente le stesse, idem il mare, insomma…ne sarebbe valsa davvero la pena?
morale: quando sono a milano soggiorno al westin palace, dove a meno di 600 euro a notte non si affitta neanche uno sgabuzzino, e giustamente, visto lo standard di servizio e la posizione – che piacere da una vetrata panoramica guardare dall’alto al basso il principi di savoia, giusto dall’altra parte della strada, mentre ci si fa un bagno turco in camera…! - e torno ora di un capodanno a vienna, dove con amici abbiamo occupato per 5 giorni la suite opera del bristol, ad un prezzo improponibile. ma in africa? in medio-oriente? in patagonia? abbiamo tutta questa necessità di farci prendere in giro da connazionali affamati di utili? non si tratta in alcun modo di “approfittare” del basso costo della vita locale, siamo sempre pronti a pagare il giusto ed anche qualcosa di più, ma…non esageriamo!
in tanti anni di soggiorni a malindi, nella bella casa “fort kamel” dell’amico giacomo bonetti – che manca da tanto dalla cittadina, perché i suoi 140 chili non invitano ai lunghi voli aerei, ma fu uno dei primissimi bergamaschi ad arrivare in kenia, oltre 25 anni fa – ho sempre trovato comoda e bella la spiaggia di palm tree: vicinissima a casa, con lettini un po’ rudimentali (avete presente quelli di legno e corde intrecciate?), una piscina d’acqua dolce sufficientemente grande, un ristorante “basic” ma perfettamente in grado di sfamarti a mezzogiorno, soprattutto tanta tranquillità e quell’atmosfera un po’ approssimativa ma così “casalinga” e informale da rendere tanto gradevoli questi posti. quest’anno, la sorpresa: tutto murato attorno alla spiaggia. varco il cancello, con un collega giornalista in vacanza con me, e scopro un neonato pretenzioso 5 stelle lusso. intercetto una manager, chiedo come fare ad accedere per qualche ora alla spiaggia, alla quale negli anni mi sono affezionato, e lei mi fissa una tariffa di 700 scellini per la giornata intera e 400 scellini per mezza giornata – è primo pomeriggio – che rappresenta un aumento di ben il 400% rispetto al passato (200 scellini la giornata intera e 100 scellini la mezza giornata, fino all’ultima volta che ci avevo messo piede, due anni fa). deglutisco ed “incasso il colpo”, pagando i 400 scellini: d’altra parte altre spiagge un minimo attrezzate a portata di passeggiata non ve ne sono, e chi frequenta malindi e conosce il suo vento caldo ma sferzante sa bene come la “spiaggia libera” sia un utopia, a stendersi per terra la certezza è di ritrovarsi nel giro di una mezz’ora sommersi da una duna di sabbia.
torno il giorno dopo, e con mia sorpresa la musica è già cambiata: la “mezza giornata” non esiste più, ci hanno ripensato, anche solo per le 4 ore del pomeriggio – arriviamo sempre verso le ore 14 - dobbiamo pagare la tariffa intera, che nel frattempo - in un solo giorno, no comment! – è anche aumentata da 700 ad 800 scellini, e sia ben chiaro (cito testualmente) “lei per carità non è mica obbligato a venire da noi, queste sono le nostre tariffe, prendere o lasciare” (per oggi, verrebbe da chiedere? siamo sicuri che domani…?). qualcuno dirà: quanto chiasso per 16 euro al giorno (che in 3 settimane fanno comunque ragguardevoli 336 euro per il solo accesso, tutti gli extra esclusi). ebbene facciamo 2 conti: alghero, sardegna, stipendio medio settore turismo mansioni di base 900 euro mese/costo 2 lettini + un ombrellone 14 euro al giorno; sanremo, liguria, stipendio medio settore turismo mansioni di base 1.100 euro mese/costo 2 lettini + un ombrellone 20 euro al giorno; malindi, stipendio medio settore turismo mansioni di base 100 euro mese/costo 2 lettini + un ombrellone 16 euro al giorno. c’è qualcosa che non funziona, e questo qualcosa che non funziona è la pretesa dei nostri connazionali di fotterci – scusate il francesismo – facendoci luccicare davanti agli occhi due perline colorate, consistenti in qualche rifinitura di maggior pregio ed un modo differente di apparecchiare i tavoli. perché, nel caso dell’ocean beach resort, l’area è la stessa quest’anno rispetto all’anno scorso: la spiaggia è la medesima, uguale il mare, identica la piscina (anzi, più scomoda, una volta vi si accedeva in 5 metri direttamente dal bar, ora non esiste più quel passaggio e bisogna circumnavigare un aiuola, dall’altro lato, camminando sotto il sole per 50 metri buoni). ma la cosa più sgradevole di tutto ciò forse è il mancato rispetto della parola data e degli impegni presi, perché la correttezza si vede dalle piccole cose prima ancora che dalle grandi. verrebbe da dire: quanto vale la parola di certi italiani a malindi? tre euro, appunto, niente più di questo, dato che da un giorno all’altro tutto è cambiato pur di guadagnare 300 scellini in più. con un aggravante, volendo tentare di misurare la loro intelligenza: un minimo di disagio il primo giorno per l’aumento forsennato, ma l’indubbia gentilezza della manager aveva in buona parte attutito il disappunto. saremmo stati bene, sulla loro spiaggia (o meglio, sulla spiaggia che loro hanno in pubblica concessione) per 3 settimane, pagando quanto richiesto e arrivando anche prima, verso l’una, per mangiare li spesse volte a pranzo, giusto per cambiare cucina rispetto a quella pure ottima del nostro cuoco a casa. avremmo consumato, speso soldi, saremmo stati sereni e magari li avremmo anche pubblicizzati. invece stasera sono andato a procurarmi 2 lettini nuovi: me li faccio portare in spiaggia ogni giorno dall’house-boy, piuttosto che lasciare soldi a chi mi ha trattato così, e sono qui a scrivere quest’articolo, che – ancorché mera recensione di fatti realmente accaduti – certamente non farà piacere alla proprietà dell’ocean beach. come a me non ha fatto piacere sentirmi trattare come “un numero”, come un turista allocco pronto a farsi spennare pagando prezzi europei per un servizio che comunque non è affatto di standard europeo, e percepire che si stava approfittando di una situazione di monopolio di fatto della spiaggia per applicare tariffe giornaliere anche solo per 2 ore di utilizzo degli spazi. come non mi ha fatto piacere scansare con la ciabatta da mare la chela di granchio circondata di formiche rosse che troneggiava sui gradini di accesso alla spiaggia dell’ocean beach resort, mentre ancora mi rieccheggiavano nelle orecchie le parole vagamente supponenti della manager, che mi redarguiva sul fatto che “il nostro standard, se permette, giustifica questi ed altri prezzi…”.
e vero, nessuno ci obbliga a venire da voi. ma se potete ridateci – vi prego - la spiaggia serena, con la massaggiatrice che ad un prezzo più che ragionevole ci rilassava la schiena sul lettino vista oceano, e ridateci gli ombrelloni a 2 euro cadauno, e il cibo che non costa come a milano. e le vostre strutture con spa superlusso, fateci un piacere, apritele a new york.

luca poma (*)


(*) giornalista italiano, si occupa e scrive di sostenibilità, impresa responsabile e viaggi a basso impatto ambientale per mass-media nazionali, carta stampata, radio e tv. appassionato di viaggi e di fotografie, è autore del libro fotografico “obiettivo terra”, di altri 6 libri e di varie pubblicazioni ed inchieste. il suo sito è www.creatoridifuturo.info. ha creato – e ne è tutt’ora portavoce - “giù le mani dai bambini” (www.giulemanidaibambini.org), la campagna di farmacovigilanza pediatrica più visibile in europa, che gli è valsa la “targa d’argento” del presidente della repubblica italiana, conferitagli in occasione della giornata mondiale dell’infanzia delle nazioni unite. ha contribuito all’elaborazione delle strategie di comunicazione della marcia mondiale per la pace (www.marciamondiale.org), un’iniziativa internazionale sulla non violenza che ha coinvolto in centinaia di eventi 98 nazioni del mondo.

Autore Risposta : RE:Ocean Beach Resort a Malindi…si sentiva il bisogno di un 5 stelle con prezzi europei?
lucapoma
Eviaggiatore

15/01/2011 18:07:34              
Salve, sono Yuri Toselli, collaboratore di Luca Poma. Ho pubblicato io la recensione su richiesta di Luca, che è in Kenia in viaggio e non ha una connessione disponibile in questi giorni. Per errore la recensione si chiude con una short-bio di Luca, che è d'obbligo in certe riviste cartacee dove sono richieste affiliazioni e qualifiche, ma è del tutto inopportuna e ridondante sul web. Ho provato a cancellare o ripubblicare ma non è stato possibile, mi scuso quindi per l'inconveniente.
Yuri Toselli
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