Eviaggiatori Blog

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I viaggi di Massimo e Ilaria

venerdì 11 maggio 2007 alle 00:00

Vienna a Capodanno

Ecco il breve racconto del nostro viaggio a Vienna in occasione del Capodanno 2005.
Contrariamente alle nostre abitudini abbiamo acquistato un pacchetto in agenzia e ci siamo affidati a loro.

30 dicembre 2005

Partenza in pullman gran turismo alla volta della capitale danubiana. Dopo un'intera giornata passata ad attraversare la Pianura Padana e ad ammirare gli scorci della campagna austriaca ammantata dalla neve arriviamo in serata a Vienna.

31 dicembre 2005

Giornata dedicata alla visita della capitale: ammiriamo il centro storico, il Rathaus con l’altissima torre, il Parlamento, il Belvedere, i Musei della Hofburg, il Palazzo Reale, il Palazzo dell’Opera ed il Duomo di S. Stefano. Il gran freddo non facilita di certo la visita e siamo ‘costretti‘ a ricorrere a numerose soste nei locali a base di birra e torta
La sera cena luculliana in un ristorante tipico e festa in piazza fino a mezzanotte ad attendere l'anno nuovo.

1 gennaio 2006

Giornata di riposo e di ulteriore visita della capitale ghiacciata: Il celebre Prater e la ruota panoramica.

2 gennaio 2006

Partenza per l'Italia dove arriviamo in serata.

Per vedere le foto del nostro viaggio andate su: www.msereno1970.com

ecco le foto del capodanno 2005 a vienna.

vienna a capodanno

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by Massimo il venerdì 11 maggio 2007 alle 00:00 Commenti ( 2 )


venerdì 11 maggio 2007 alle 00:00

Londra e le sue Bellezze





Maggiori info sul racconto online



Ecco il diario di viaggio della nostra visita a Londra nell'agosto del 2006. La nostra visita è durata 3 giorni (esclusi il giorno di arrivo e quello di partenza) ed ha costituito la prima tappa del nostro viaggio verso la Scozia. La città londinese è nota ai più e non staremo a tediarvi con dettagli su cosa abbiamo visto, ma cercheremo di indicarvi i luoghi di interesse essenziali che si possono visitare durante una breve visita (anche solo per la durata di un weekend visti i prezzi bassi dei voli Ryanair ed Easyjet che rendono la trasferta relativamente economica).

Alloggio e modalità di trasferimento

Abbiamo alloggiato al Princess Hotel, un piccolo alberghetto nei pressi della Kings Cross Station, le camere sono molto piccole (nella nostra, una doppia, c'era spazio per il letto matrimoniale e poco più), ma nel complesso l'albergo è pulito e silenzioso e i prezzi contenuti (60 GBP con tanto di British breakfast) e la vicinanza a luoghi notevoli come il British Museum e la British Library, ne fanno un'ottima base per una visita della città.

Come accennato l'hotel è a due passi da Kings Cross ed è facilmente raggiungibile sia in metro che in treno: comodissimo per chi atterra a Gatwick e vuole trovare un hotel in centro a basso prezzo (il collegamento da Gatwick a Kings Cross Thameslink impiega circa un'ora e costa 20 sterline andata e ritorno; i treni sono molto frequenti a partire dalle 3 del mattino fino a notte fonda).

Noi abbiamo visitato la città a piedi (l'albergo dista un'ora di camminata da Trafalgar Square) un poco perché maniaci del moto e un poco per entrare maggiormente nell'atmosfera della città.

Tra le principali attrazioni londinesi che abbiamo visitato citiamo quelle che a nostro avviso sono dei must in una visita:



* La Tower of London, con i secoli di storia che si porta appresso.
* Il celeberrimo Tower Bridge, uno dei simboli più famosi di Londra.
* Buckingham Palace con il pittoresco (e pomposo!) cambio della guardia.
* Trafalgar Square, con la statua di Nelson che domina sulla piazza, sempre popolatissima (per gustarvi la piazza semivuota visitatela al mattino).
* Nei pressi di Trafalgar trovate anche la National Gallery e la chiesetta di Saint Martin in the Fields.
* Piccadilly Circus, un'altra affollatissima zona di ritrovo ricca di negozi. Da non perdere la statua di Eros al centro della piazza un altro dei simboli londinesi.
*
* La House of Parliament, sede del parlamento, ed il Big Ben La austera Westminster Abbey, le cui guglie torreggiano sugli edifici circostanti.
* Per i patiti del Codice da Vinci non dimenticate la Temple Church, chiesetta piccola e poco segnalata, ma molto bella.
* La Saint Paul's Cathedral.
Tornando al profano non perdetevi Covent Garden animatissima zona di mercato, shopping, ristoranti e zeppa di bancarelle varie.

Tra i musei (il cui dazio d'ingresso è a offerta libera) noi abbiamo visitato

* Il British Museum, non perdete la Stele di Rosetta e la mummia di Cleopatra.
* Il National History Museum.

Inoltre, se siete appassionati del genere Musical Londra è una vera mecca del genere: noi abbiamo scelto il musical di Mary Poppins.

CLICCATE QUI PER LE FOTO

by massimo il venerdì 11 maggio 2007 alle 00:00 Commenti ( 3 )


venerdì 11 maggio 2007 alle 00:00

Weekend a Praga

Il Nostro Viaggio a Praga

Splendida, pittoresca, quasi fiabesca. Gli epiteti per Praga si sprecano. Eccovi alcune foto ed un breve racconto della nostra visita durante un algidissimo fine gennaio 2004
23 gennaio 2004
Volo per Praga da Torino e sistemazione all'Hotel Marketa. Il piccolo albergo dall'atmosfera familiare si trova in una zona residenziale a pochi minuti dal Castello di Praga e dal centro storico dove potrete giungere in pochi minuti utilizzando i mezzi pubblici, sempre puliti e riscaldati. Sistemati i bagagli usciamo per una visita di Praga By Night, per ammirare gli splendidi scorci praghesi sapientemente illuminati.
Purtroppo il freddo intenso (oltre i - 20°C) ci mette a dura prova: abbiamo infatti avuto la 'fortuna' di capitare a Praga in uno degli inverni più freddi che si ricordino! Terminata la nostra prima viista del centro storico concludiamo la serata con un'ottima cena in uno dei tanti ristoranti che si trovano nel quartiere di Malostranka.

24 gennaio 2004

Giornata dedicata alla visita della capitale Boema, che nonostante il freddo veramente intenso (siamo sempre tra i -20°C e i -10°C!!) si rivela in tutta la sua bellezza. Incantevole il Ponte Carlo con la Moldova (il fiume che attraversa la città) ridotta ad una pista di pattinaggio, splendida la Piazza della Città Vecchia e le varie viuzzie del centro storico (non perdete la Torre delle Polveri). Non mancate inoltre di visitare il Castello che domina la città, il Vicolo d'Oro e le vie di Malostranska.

25 gennaio 2004

Si continua la visita della città con un poco di shopping. Il pomeriggio partenza per l'Italia dove arriviamo in serata. Che la si visiti in estate o in inverno la cittadina Boema rimane, a nostro avviso, la più bella delle capitali europee.


Per vedere le foto del nostro viaggio andate su:

http://www.msereno1970.com/praga/praga.html

scrivetemi se avete commenti.

Castello By Night

by Massimo il venerdì 11 maggio 2007 alle 00:00 Commenti ( 0 )


venerdì 11 maggio 2007 alle 00:00

luna di miele alle isole hawaii

luna di miele alle isole hawaii

by Massimo il venerdì 11 maggio 2007 alle 00:00 Commenti ( 0 )


venerdì 4 maggio 2007 alle 00:00

mauritius

Conoscere Mauritius

foto e altre info sul mio sito: www.msereno1970.com


L'isola di Mauritius (Maurizio), e non 'le Mauritius' come si dice sovente, è un'isola vulcanica lunga 58 km e larga 47 km. Mauritius è situata a circa 2000 km a est delle corte africane a circa 800 km oltre il Madagascar e dista circa 220 km dalla altrettanto celebre Réunion ed è sulla stessa latitudine di Rio de Janeiro. Ha una superficie di quasi 2000 kmq e oltre 300 km di coste.
La sua morfologia comprende un vasto altipiano centrale, foreste tropicali fiumi e cascate. Le vette più alte superano gli 800 m.

La nazione di Maurizio comprende anche l'isola di Rodrigues, posta a più di 500 km a Nord ed insieme ad altri atolli corallini sparsi (Cargados, Carajos e Agalega) fa parte dell'arcipelago delle Mascarene (dal nome del loro scopritore: il navigatore portoghese Pedro de Mascarenhas).






Si ritiene che Mauritius sia l'estremità più alta di un'enorme catena vulcanica sprofondata che si estende dalle isole Seychelles fino a Rèunion. Comunque, a differenza di Rèunion, a Mauritius non ci sono vulcani attivi sebbene si trovino numerosi resti di attività vulcanica. Il cratere Trou aux Cerfs a Curepipe e il lago sacro Gran Bassin sono esempi di crateri spenti e laghi vulcanici. L'isola è coperta da milioni di ciottoli di lava: nei campi di canna da zucchero si possono vedere centinaia di piccole piramidi, frutto della fatica dei creoli, formate proprio da queste pietre.

Mauritius è circondata da una scogliera corallina che determina lunghi tratti di spiagge sabbiose bianco rosate e che si interrompe in alcuni tratti; ad esempio, lungo la costa meridionale tra Souillac e Le Bouchon, dove la scogliera è interrotta, il mare si infrange contro rocce scure dando vita ad uno spettacolare tratto di costa selvaggia e frastagliata. Verso sud l'isola si alza rapidamente fino a raggiungere un altopiano centrale che, oltre le montagne dietro Port Louis, degrada dolcemente fino alla costa nord: la cima più alta, il Pitou de la Petite Rivière Noire, raggiunge gli 800 m

Mauritius è inoltre un mirabile esempio di integrazione culturale: i Mauriziani sono infatti di svariate etnie e culture. Vagando per l'isola si possono incontrare indigeni di ogni tipo: bianchi, africani, indiani e musulmani. Ogni gruppo etnico tendenzialmente non si mescola con gli altri, ma ogni comunità rispetta le tradizioni, i costumi e le tradizioni di tutti gli altri.

Il Nostro Tour

Abbiamo soggiornato a Mauritius per una settimana alloggiando all'hotel Bougainville grazie ad un pacchetto offerto da Blu Vacanze.
Senza inserire il dettaglio del nostro racconto ci limitiamo ad elencare le località che abbiamo visitato durante la nostra permanenza a Mauritius, inserendo alcune indicazioni e consigli maturati in base alla nostra esperienza. L'isola offre ovviamente molte altre attrazioni che nella nostra settimana di permanenza non abbiamo fatto in tempo a visitare.

HOTEL BOUGAINVILLE

Cominciamo con una veloce descrizione della nostra dimora durante la vacanza. L'albergo è situato sulla costa est di Mauritius, famosa per le lunghe spiagge di sabbia finissima e il mare limpido turchese. L'Hotel dista 45 minuti dall'aereoporto e a 40 dalla capitale Port Louis. La famosa isola dei cervi è raggiungibile in dieci minuti di motoscafo.
L'ambiente e la struttura sono semplici, ma accoglienti e puliti (ottima la cucina). Sono presenti anche un paio di animatori italiani, ma l'animazione è molto soft (forse troppo). La struttura è quindi ideale per un soggiorno di completo relax. Tramite l'albergo è possibile prenotare dei tour della durata massima di una giornata che consentono una veloce visita di ogni angolo dell'isola. Per risparmiare qualche soldo è anche possibile appoggiarsi ai servizi offerti dai beach boys che vi verranno a cercare direttamente in spiaggia. I taxi perennemente in attesa all'ingresso dell'hotel consentono rapidi ed economici spostamenti all'interno dell'isola. Insieme all'Indian Resort costituisce la coppia di Hotel che Blu Vacanze offre come pacchetto per il soggiorno nell'isola.

PAMPLEMOUSSES

il giardino pubblico, a pochi Km da Port Louis, più importante dell'isola e famoso per le numerose specie di piante che vi crescono comprese le ninfee giganti dell'amazzonia e numerose specie di palme.

IL MERCATO DI FLACQ

Flacq è uno dei villaggi più importanti dell'isola. È qui che si trova uno dei più grandi mercati a cielo aperto del paese. Molto frequentato dai locali e anche dai turisti questo mercato pieno di colori si trova a poca distanza dalla Magistratura, un importante edificio storico. Il mercato è ottimo per l'acquisto di spezie e di souvenir e per ammirare gli svariati esempi di umanità presenti sull'isola (in particolare hindù e musulmani). Non dimenticate di contrattare sui prezzi che vi vengono proposti!!

L'ISOLA DEI CERVI

Un paradiso per la pratica degli sport acquatici e per chi ama rilassarsi al sole: qui si trovano le spiagge più belle di Mauritius. Come accennato l'isola è raggiungibile a pochi euro ed in pochi minuti con i motoscafi dei beach boys.

CHAMAREL

Una strada tutta curve porta al villaggio di Case Noyale e alle terre multicolori di Chamarel. Si tratta di una zona dal terreno ondulato a colori contrastanti. Il fenomeno è di origine vulcanica: si tratta infatti di ceneri messe a nudo dal processo di erosione che presentano, suddivise minuziosamente in settori e strati diversi, zone blu, verdi, gialle, viola e rosse. da visitare anche le vicine cascate di Tamarin che emergono da una landa ricoperta di vegetazione selvaggia.

LE GOLE DELLA RIVIERE NOIRE

Questo parco creato nel 1994 protegge ciò che resta delle foreste originarie di Mauritius. Oltre a antichi alberi tropicali si possono ammirare gli animali (in particolare i macachi).

TROU AUX CERFS

Mauritius è nata a seguito di una intensa attività vulcanica come testimonia il cratere di Trou Aux Cerfs sulle alture di Curepipe. Il cratere è profondo un centinaio di metri e offre un panorama eccezionale sulla parte occidentale dell'isola.

GRAND BASSIN

Una leggenda suggestiva è legata a questo splendido lago sacro, che secondo la tradizione sarebbe nato dalle gocce d'acqua cadute dal capo del dio Shiva, affascinato dalla bellezza di Mauritius. Ogni anno fra febbraio e marzo il bacino è meta di un pellegrinaggio che la popolazione hindu dell'isola compie per rendere omaggio al dio in occasione del Maha Shivaratree, la più importante festa religiosa al di fuori dei confini dell'India: vestiti di bianco, i pellegrini vanno in processione fino al lago portando un kanvar , una struttura di legno ornata di fiori di carta, e giunti a destinazione bruciano incenso gettando in acqua offerte di cibo e fiori. La sensazione di forte spiritualità si respira (letteralmente) durante tutto l'anno.

CASELA

Situato nel distretto di Riviere Noire questo parco ornitologico si estende su 25 ettari e conta la presenza di oltre 140 specie di uccelli provenienti dai cinque continenti. Nel parco si trovano anche altri animali come tigri, tartarughe giganti e scimmie.

foto e altre info sul mio sito: www.msereno1970.com

by Massimo il venerdì 4 maggio 2007 alle 00:00 Commenti ( 1 )


giovedì 12 aprile 2007 alle 00:00

Lisbona

Ecco il breve racconto del nostro viaggio a Lisbona in un weekend ‘lungo’ dell’ormai lontano luglio 2003.
Partenza il venerdi mattina in aereo da Torino, arrivo a Lisbona e sistemazione all’Hotel Miraparque (http://www.hotelmiraparque.com/) che usiamo come base per esplorare la città.
Nei tre giorni che abbiamo trascorso nella capitale lusitana abbiamo visitato il centro storico (da non perdere la celebre Praca do Commercio), il lungo mare, la torre di Belem (uno dei monumenti più celebri del quartiere di Belèm, pensata inzialmente come faro e fortezza a guardia del porto di Restelo). Un’altra attrazione notevole è il quartiere Alfama, nella parte sud di Lisbona, affacciato sul fiume Tago, che uno dei più caratteristici dell'intera città. Da questo punto panoramico è inoltre possibile ammirare l'intricato ammasso di tetti rossi delle case che sono una caratteristica della città.

La domenica sera ritorno a casa. Tre giorni non sono forse il massimo per visitare a fondo la città, ma permettono comunque di gustarsi abbastanza pienamente la capitale portoghese.

Foto e maggiori info su:

http://www.msereno1970.com/lisbona/lisbona.html

Belem5

by Msereno1970 il giovedì 12 aprile 2007 alle 00:00 Commenti ( 0 )


mercoledì 11 aprile 2007 alle 00:00

Tenerife - Isole Canarie

Tenerife e le Isole Canarie

L'arcipelago vulcanico delle isole Canarie è costituito da 7 isole che offrono scenari molto vari: montagne vulcaniche, coste verdeggianti e splendide spiagge. Il clima mite tutto l'anno rende le Canarie un luogo ideale per le vacanze in qualunque stagione.

Tenerife è la più grande isola delle Canarie, situata nell'Oceano Atlantico, al largo della costa Africana.
Come il resto delle Canarie, è di origine vulcanica. Il punto più alto dell'isola, il Teide, è anche il punto più elevato della Spagna.
Il Teide è il terzo vulcano più grande della Terra (i primi due sono il Mauna Loa e il Mauna Kea, alle Hawaii, dopo aver visto i primi due non potevamo perderci il terzo!!). Anche il Teide è un vulcano a scudo che si eleva dalla superficie del mare per più di 3700 m e l'eruzione più recente risale al 1909.

Qui troverete le foto ed il racconto della nostra visita con qualche consiglio utile per chi vorrà godersi qualche giorno di riposo in questa splendida isola.

http://www.msereno1970.com/tenerife/tenerife_main.html

by Massimo il mercoledì 11 aprile 2007 alle 00:00 Commenti ( 2 )


venerdì 6 aprile 2007 alle 00:00

I grandi Parchi Americani





tutte le foto ed il racconto in: www.msereno1970.com/USA2004/idea_left.html


Nel Luglio 2004 io e la mia fidanzata Ilaria abbiamo deciso di realizzare un sogno: visitare i grandi parchi dell'Ovest Americano.
In queste poche pagine cercheremo di raccontarvi la nostra avventura fornendovi un resoconto del nostro viaggio, dandovi alcuni consigli utili e alcuni indicazioni sul nostro percorso e sulla spesa complessiva di una vacanza del genere. Troverete anche alcune foto, tanto per darvi un'idea di cosa vi aspetta!!!
Il sito e' organizzato in modo che possiate leggere nei dettagli le singole tappe comprensive delle mappe del nostro percorso, le nostre impressioni e alcune foto. Oltre a questo abbiamo aggiunto alcune informazioni a nostro avviso di primaria importanza come i consigli, le guide da usare e, non ultimo, il costo della nostra "zingarata".
Ho cercato inoltre di aggiungere quanti più link a siti internet ho potuto per aiutarvi ulteriormente.
Ho suddiviso il racconto secondo le tappe del nostro viaggio; cliccando sugli stati della mappa troverete i dettagli del nostro tour.

• San Francisco - Bella, Europea e.... Fredda!!
• Yosemite NP - Grande, Grosso e....
• Death Valley NP - Sotto Zero...
• Las Vegas - La Città di Plastica
• Zion NP - A Misura d'Uomo
• Bryce Canyon NP - Le Guglie
• Arches NP - Gli Archi
• Canyonlands NP - La Vastità
• Monument Valley - Indimenticabile
• Mesa Verde NP - Antico
• La Foresta Pietrificata e il Deserto Dipinto - Per Vedere Qualcosa in Più
• Grand Canyon NP - L'Immensità
• Los Angeles - Torniamocene in Italy!!!
San Francisco
Il racconto inizia con San Francisco, nostra prima meta. Mettetevi comodi e cominciate a leggere.
1 - 3 luglio 2004.
Partenza il primo luglio 2004 con volo British Airways: Malpensa – Londra - San Francisco. Decolliamo alle 8 del mattino dalla Malpensa e dopo un primo balzo verso Londra prendiamo il volo Londra - San Francisco; Il volo dura undici ore e per noi che abbiamo la ventura di finire nei due posti vicini ad un bagno non è dei più piacevoli (puzze varie e fila continua....). Per il gioco dei fusi arriviamo a destinazione che sono appena le due del pomeriggio, anche se per il nostro orologio biologico son già le 21. Siamo in piedi dalle 4 del mattino, ma siamo entusiasti! appena scesi dall'aereo e messo piede sul suolo americano siamo elettrizzati. Terminate le trafile all'ufficio immigrazione recuperiamo le valige, prendiamo un taxi e ci dirigiamo in albergo, lasciando al tassista una robusta mancia di 10 dollari (la corsa era di 30 dollari.... ma io avevo solo 2 banconote da 20 e sapete come sono le mamme dei tassisti....).
Le prime 3 notti le passiamo a San Francisco in un albergo prenotato in Italia da agenzia (Best Western Americania, niente di che, ma il prezzo non era eccessivo; aveva anche la piscina ma il tempo inclemente ne ha impedito l'uso!). La città è molto bella e quasi europea: Le sue caratteristiche sono le strade ripide che si arrampicano sulle colline (fa davvero effetto vedere "sbucare" all'improvviso il muso delle auto!), le belle case vittoriane dei quartieri bene (tipo Nob Hill, non per nulla chiamato Snob Hill), i grandi quartieri di comunità asiatiche e anche numerosi homeless; non perdetevi Lombard Street, Union Square, il Golden Gate, un giro sulle famose Cable Car, il Golden Gate, il Financial District, Fisherman's Wharf con le foche e il Pier 39, pieno di negozietti e di divertimenti. Non fatevi mancare anche un salto da Ghirardelli. Il Golden Gate è percorribile anche a piedi e si può andare sino al punto panoramico situato subito a destra della fine del ponte uscendo dalla città. Noi abbiamo fatto la gita in barca fin sotto il Golden Gate e abbiamo girato attorno ad Alcatraz; volendo si puo’ visitare Alcatraz, ma non credo valga la pena: spenderete meglio il vostro tempo girando per Fisherman's Wharf.
Se non avete mai visitato gli Stati Uniti una delle prime cose che vi colpirà è la grande abbondanza di bandiere: ce ne sono davvero ovunque, non c'è grattacielo, palazzo o piazza che non abbia la sua bella Stars&Stripes al vento! durante la nostra permanenza a Frisco erano ancora in vigore i trenta giorni di lutto per la morte di Ronald Reagan ed eran tutte a mezzasta!
Cosa notevole di SF è la possibilità di girare la città a piedi senza bisogno di auto e autobus (l’Hotel prenotato prevedeva un servizio di navetta gratuito che ci portava direttamente a Union Square). Potete visitare tutta San Francisco Downtown a piedi, senza grande sforzo. In particolare è carino camminare da Union Square fino a Fisherman's Wharf passando in mezzo alla China Town (molto grande e articolata, molto pittoreschi i lampioni stradali a forma di lanterna cinese e le pagode) e a Little Italy.
Noi siamo arrivati al pomeriggio (ora locale) del primo luglio e nonostante fossimo "fusi dal fuso" abbiamo fatto il nostro giro per la città completato il giorno successivo, il terzo giorno (sabato 3 Luglio 2004) è stato dedicato in buona parte allo shopping (Gap, Banana Republic, North Face, tutto a prezzi stracciati una vera goduria!!!) e all'acquisto al discount camera di un teleobiettivo Nikkor 70-300 mm per la mia Nikon; una nota di colore: nei negozi troverete molta più scelta per l’abbigliamento maschile piuttosto che per quello femminile, ciò è probabilmente dovuto all’abbondanza di coppie omosessuali presenti in città (è comune trovare, per le vie della città, coppie gay abbracciate e in preda ad effusioni amorose: bacchettoni, San Francisco non fa per voi....).
Il pomeriggio del 3 luglio affittiamo la macchina (Hertz, anche questa prenotata in Italia tramite agenzia: ci han detto che conviene; con il senno di poi vi consiglio comunque di dare un'occhiata alle tariffe che potreste ottenere via web). Noi abbiamo preso una Chevrolet Cavalier 2800 benzina, ideale per due persone più bagagli.
Dopo un quarto d'ora di "training" per le vie della città per impratichirci con il cambio automatico usciamo da SF e ci dirigiamo verso l'interno; appena arrivati a Oakland attraverso il Bay Bridge comincia a fare un caldo porco! si passa dai 15 gradi ventosi di SF ai 30/40 buoni dell'interno. Noi ci spostiamo fino a MERCED con destinazione YOSEMITE, a Merced dormiamo in un Motel Super 8 prenotato dall'Italia, abbastanza anonimo ma pulito (la camera era enorme e ben condizionata, nel bagno c'era una ventola ENORME! tipo quella di un tosaerba!).
In autostrada (il percorso lo osservate nella cartina) andiamo piano piano e veniamo sorpassati da fuoristrada giganti, camion giganti, moto giganti.... insomma qui è tutto gigante!!! Sulla strada per Merced ci fermiano in una stazione di servizio e compriamo una cassa di acqua minerale, mandando letteralmente in crisi la commessa del Quick Market ("D'ya really wanna buy so many bottles??? I've never met people drinking so much water!!") che non aveva mai visto dei clienti comprare 12 litri di acqua tutti insieme!!! qui tutti bevono "colas"....e si vede!!! ci compriamo anche una limonata formato famiglia (2 litri) che beviamo per la gran sete: gasatissima e ruttogena! Arrivati a Merced ci fiondiamo nel Super 8 e cerchiamo di buttarci in piscina, ma è infestata da bimbi cino-americani schiamazzanti e lasciamo perdere. Ancora un pò cotti dal fuso, per cena ci spostiamo al Mac Donald's prospiciente il Motel: troviamo 4 commesse "freak" mostruosamente cicciose e una torma di chiassosissimi cinesi. Boh! a Merced ci sono solo cino-americani e ispanici! Terminato il lauto pasto a base di hamburger torniamo in camera e io mi abbiocco all'istante. Ilaria si mette di buona lena a scrivere due righe sul nostro diario di viaggio, ma crolla quasi subito pure lei


Yosemite National Park
4 luglio 2004
La mattina dopo (Indipendence Day......) alle 5.30 siamo già svegli, prepariamo le valige, beviamo un poco di quella limonata atomica comprata il giorno prima e facciamo colazione in motel in mezzo, manco a dirlo, a torme di cino-americani. La colazione non è malvagia (donuts, caffe, aranciata), io non mi ricordo che 'sti americani minchioni usano bicchieroni di polistirolo per il caffè: morale anche se attendo qualche minuto quando finalmente trangugio il mio caffè americano mi ustiono la lingua!!! Fatta benzina, ci spostiamo a YOSEMITE, partendo da Merced. Guida Ilaria e anche lei ha bisogno di un cinque minuti di addestramento per guidare la nostra Chevy rosso fuoco, tra l'altro ad uno stop invece della folle (neutral) mette la retro (rear).....
Partiti da Merced viaggiamo per un paio d'ore in mezzo alla campagna in paesaggi molto belli e molto selvaggi (ma non sono ancora nulla rispetto a ciò che ci attende!), la California settentrionale, anche se arida per i nostri standard non è comunque ancora quella landa desolata chiamata deserto del Mohave che attanaglia tutta la parte meridionale del paese a partire dall'altezza di Ridgecrest.
Il parco di Yosemite (fondato nel 1890, il secondo degli US dopo Yellowstone) è semplicemente fantastico, per noi ha rappresentato il "primo contatto" con l'immensità della natura americana: una vera meraviglia!. Tornando a discorsi più prosaici ricordatevi di acquistare il NATIONAL PARK PASS richiedendolo ai ranger dell'ingresso, sono molto disponibili e ve la forniranno immediatamente. Purtroppo l'Indipendence Day si fa sentire, non sono arrivati gli alieni ma c'è comunque troppa gente: sembra di essere in Val d'Aosta ad agosto, auto e camper (giganti, ovviamente) ovunque con famigliole americane con papà, mamma e 2000 figli (eh si, qui la famiglia media ha due-tre figli...)!. D'altronde come dal loro torto: come non approfittare di una simile meraviglia della natura a due ore sole di auto da San Francisco?
Noi siamo arrivati dall'ingresso ovest (Arch Rock Entrance, passando dalla Route 140) e dopo esser rimasti a bocca spalancata di fronte alla parete di roccia infinita di El Capitan (3000 piedi di granito verticale) e aver ammirato l'Half Dome ci siamo spostati fino a Wawona dove troverete un bellissimo Historic Hotel (fine '800) dove potrete anche pernottare (ovviamente prenotando molto in anticipo, ma che prezzi....) e ci siamo mossi fino al Mariposa Grove of Giant Sequoias dove potete vedere le sequoie giganti (è un bosco di sequoie, alcune di più di 2700 anni) e poi siamo tornati indietro e abbiamo attraversato tutto il parco fino a Tuolumne sulla Highway 120, splendido!. Noi purtroppo non abbiamo potuto ammirare le sequoie perchè le visite guidate quel giorno erano troppo congestionate!! la gita guidata porta comunque via almeno un paio di ore.
Va detto che noi abbiamo visitato il parco abbastanza superficialmente, anche perchè ci ricordava molto le nostre Alpi e non vi abbiamo trovato nulla di particolarmente nuovo (o meglio: girare in auto una simile meraviglia è come prendersi a martellate in posti importanti. Il mio sogno sarebbe di farsi una o due settimane di trekking!!!!). Comunque, come detto, il parco è assolutamente splendido e se davvero volete gustarvelo dovete spenderci un paio di giorni: uno per vedere la Bridalveil Falls, El Capitan, L'Half Dome, il Glacier's Point e la Mariposa groove of Giant Sequoias e uno per girare nel parco in auto, se invece volete andare anche al Sequoia National Park (NP) un solo giorno è sufficiente: tralasciate Mariposa, le sequoie le vedrete, appunto, a Sequoia NP!!!
Come detto, pernottare dentro il parco è possibile, anche se abbastanza costoso. Se avete affittato un Camper potete dormire nelle aree attrezzate, ma fate attenzione agli orsi..... negli opuscoli distribuiti all'ingresso dai ranger ci sono alcune foto "inquietanti" (orsi sul tetto delle auto o dei camper....).
Usciti da Yosemite facciamo rotta per la Death Valley che visiteremo il giorno successivo. La nostra meta è Ridgecrest dove abbiamo pernottato in un Motel 6. Lungo la strada (la route 385 per l'esattezza) vediamo sulla nostra destra l'immensa catena montuosa che preannuncia il sequoia National Park. Ci fermiano per cena a Lone Pine, in una bella tavola calda americana dove Ilaria, con mia somma invidia, si sbafa una buonissima bistecca di 12 once (330 g!!!) alla modica cifra di 12 dollari....io (come accadrà in tutta la vacanza quando si tratta di scegliere un piatto sconosciuto....) ordino il piatto sbagliato e mi mangio uno schifosissimo hamburger di tacchino, bleah! Il locale aveva anche un gruppo musicale country alla Johnny Nash; l'atmosfera era molto "American" e ce la siamo gustata volentieri.
Un breve accenno ad una nostra disavventura: Nei pressi di Ridgecrest ci sono due immense basi militari della marina. Noi siamo arrivati a Ridgecrest la sera tardi (stavano esplodendo i fireworks per la festa dell'Indipendence Day) ed abbiamo imboccato per sbaglio l'ingresso della base militare dove dei poliziotti (peraltro gentili) hanno comunque dimostrato come anche negli USA 'esercito' sia spesso sinomino di 'idiozia' (non voletemene).

Death Valley National Park
5 Luglio 2004
La mattina dopo sveglia alle 4 e partenza da Ridgecrest destinazione Furnace Creek. Decidiamo di partire molto presto per essere nella Death Valley di buon mattino ed evitare di essere nella fornace della Valle della Morte nelle ore più calde. Ci muoviamo sulla Route 178, passando per Westend e Trona (bel nome vero?), dove le cave di zolfo emettono un odore di uovo marcio terribile!!! Allontanandoci da Ridgecrest affianchiamo per decine di Kilometri il "China Lake Naval Weapons Station" una sorta di enorme poligono militare della marina. Man mano che ci allontaniamo da Ridgecrest il paesaggio diventa sempre più lunare: strade interminabili, cactus, cespugli spinti dal vento e neppure un'anima!!!, siamo in pieno deserto del Mohave, il cosidetto "cugino povero" della Valle della Morte. Nella nostra marcia attraverso il nulla incontriamo anche una città fantasma (BALLARAT), ma preferiamo tirar dritto (avremmo dovuto percorrere 3 miglia di sterrato e la desolazione del luogo non ci lasciava tranquilli....).
Un consiglio:: evitate di scendere fino a Ridgecrest (osservate la cartina sottostante), conviene fermarsi prima sulla interstate 378 e poi imboccare la route 136 o 190, risparmiate un mucchio di strada; per chi proviene direttamente da San Francisco conviene seguire la 580 est, poi immettersi sulla 99 sud e procedere fino a Bakersfield, da dove un rapido giro per il deserto del Mohave (prima la 58 sudovest, poi la 14 nordest, infine la 178 est e la SR 190 est) porta all'ingresso occidentale del parco noi avevamo sbagliato perchè non avevamo trovato un sito come questo....
www.msereno1970.com/USA2004/idea_left.html

by Massimo il venerdì 6 aprile 2007 alle 00:00 Commenti ( 0 )


venerdì 6 aprile 2007 alle 00:00

viaggio in scozia

il resto del viaggio e le foto su
www.msereno1970.com

Le Tappe del nostro Tour:

- Glasgow ed Edimburgo

- Da Kinross ad Aberdeen

- Da Aberdeen a Inverness

- Da Inverness a Fort William

- Da Fort William a Oban

- Da Oban al Loch Lomond

- Dal Loch Lomond a Stirling



Glasgow ed Edimburgo

Terminata la nostra visita a Londra partiamo alla volta della Scozia, destinazione Glasgow (Volo BA da Gatwick a Glasgow).
L'arrivo nella città Scozzese è peculiare: ci colpisce in particolar modo il suono delle cornamuse che arriva dall'esterno dell'aereoporto e l'accento locale che rende, perlomeno all'inizio, praticamente inintellegibile il loro inglese. Recuperati i bagagli e affittata l'auto (una Ford Fiesta nera che ci accompagnerà nella nostra avventura senza crearci particolari problemi o soddisfazioni: insomma una macchina infamia e senza lode) iniziamo i nostri primi passi alla guida.

Per quanto gli inglesi asseriscano di guidare 'on the correct side of the street' i primi metri sono poco divertenti: è tutto al contrario e alla prima rotonda ce la caviamo seguendo l'esempio di un'auto che ci precede. comunque dopo i primi momenti ci abituiamo e individuiamo l'hotel dove passeremo la notte (Tulip Inn, a 5 minuti a piedi dal centro). Nel complesso comunque guidare a sinistra non è così complicato come comunemente si crede, i primi kilometri sembra tutto strano, ma ci si abitua abbastanza in fretta. Il consiglio è sempre quello di seguire l'auto che precede e usare un poco di attenzione agli incroci. Ricordate inoltre che gli scozzesi sono in genere molto educati alla guida (mai sentito un clacson strombazzare!!) e dimostrano una gran pazienza con la torma di turisti stranieri che spesso svoltano in contromano!!.

Il cambio di temperatura da Londra è netto: si passa dai 25/30 gradi di Londra a 15 ventosissimi gradi e siamo costretti nostro malgrado a mutare il nostro abbigliamento 'agostano' in uno 'novembrino'; anche i locali che incontriamo, certamente usi a questo clima, sono vestiti in maniera assai poco estiva.
Purtroppo (anche a causa del mix pioggia-freddo) la cittadina di Glasgow non ci trasmette sensazioni da ricordare: la troviamo relativamente brutta e senza particolari attrazioni (ad eccezione di una gara di cornamuse in George Square). Da segnalare solamente la Cattedrale e la vivacità di Buchanan Street.

La mattina seguente la BBC ci sveglia con le poco rassicuranti notizie sui presunti piani terroristici nei voli UK-USA ed il conseguente blocco di tutti gli aeroporti in UK. Contenti di aver evitato il caos di Gatwick partiamo alla volta di Edimburgo. Anche oggi fa ancora relativamente freddo, tira vento e il sole è latitante, ma ci stiamo già abituando e l'atmosfera festosa che si respira ad Edimburgo mette tutti questi inconvenienti in secondo piano. Con il suo castello medievale che spicca al centro della città dominandola dall'alto, la capitale scozzese è davvero splendida: edificata sul tappo di un antico vulcano ormai spento, la Royal Mile (la via centrale che parte dal castello lunga quasi un miglio ed è formata da quattro strade diverse che contengono alcune tra le più importanti attrazioni della città) domina su tutto Edimburgo. Il Festival in pieno svolgimento attira giovani da varie parti del mondo e rende l'atmosfera particolarmente gioiosa e quasi frenetica. Lungo tutta la Royal Mile si incontrano spettacoli per strada di vario tipo che, da soli, rendono piacevole la visita. A questo si aggiunge
l'architettura della cittadina che sembra emergere da un film in costume o da un romanzo di Walter Scott. Visitiamo ovviamente il Castello, davvero notevole con la vista panoramica che offre anche se il tempo brutto ancora una volta danneggia la vista sulla città. Al castello abbiamo acquistato l'Explorer Pass che garantisce l'accesso a vari siti storici in tutta la Scozia (noi abbiamo scelto l'opzione a 7 giorni) e che vi consigliamo per ridurre un poco i costi delle visite. Assaggiamo tra l'altro uno dei piatti tipici scozzesi (pare ormai lo si riservi solo più ai turisti!): l'Haggis, una sorta di sanguinaccio fatto di polmoni, fegato e cuore di pecora mescolato con grasso di rognone, cipolle, sale pepe e avena e bollito nello stomaco di una pecora e accompagnata da un puré di rape e patate. Molto buono e speziato anche se si riproporrà fino a cena.....cornamusa e clown vari.


DSC_6610 DSC_6610


Completiamo la nostra visita percorrendo la Royal Mile in tutta la sua lunghezza e ci immergiamo nell'atmosfera festosa del festival e nel folklore locale, fatta di improbabili giovani Wallace dalla faccia dipinta, ragazze che mimano combattimenti di strada, suonatori di cornamusa e clown vari.
La sera lasciamo a malincuore la città e ci dirigiamo a Nord verso Kinross dove abbiamo prenotato una notte al Burnbank Bed and Breakfast che si rivela ottimo e accogliente. Ormai siamo guidatori (quasi) provetti e percorrendo le poche miglia che ci separano da Kinross gustiamo i primi assaggi della campagna scozzese.

Da Kinross ad Aberdeen

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by Massimo il venerdì 6 aprile 2007 alle 00:00 Commenti ( 0 )


venerdì 6 aprile 2007 alle 00:00

Isola di Rodi


Eccovi alcune foto della nostra vacanza a Rodi nell'Agosto-Settembre dell'ormai lontano 2003. L'isola si presta alla classica vacanza di assoluto riposo al mare, noi alloggiavamo in Hotel a Faliraki (Hotel Calypso) e da lì abbiamo visitato l'isola affittando un'auto.

Tra le varie bellezze vi segnaliamo:
- Lindos sulla costa orientale, famosa per la sua acropoli a picco sul mare.
- La Città di Rodi sull'estremità nord
- La Valle delle Farfalle, un'oasi di fresco tra le montagne.
- Prasonissi, un paradiso per surfisti

L'isola è bellissima e credo che le foto parlino da sole, motivo per cui non abbiamo aggiunto particolari informazioni; Qualora vi servissero ulteriori chiarimenti scriveteci e cercheremo di esservi d'aiuto.

foto e racconto

by rapakruda il venerdì 6 aprile 2007 alle 00:00 Commenti ( 0 )


venerdì 6 aprile 2007 alle 00:00

New York

FOTO!



maggiori informazioni qui

per le foto:

FOTO!

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Ecco il racconto della nostra breve visita a New York nel settembre 2005.
Se vi servono ulteriori informazioni potete mandarci una mail, buona lettura!!!.

5 settembre 2005

Eccoci qui per una nuova avventura oltre oceano e poi oltre due oceani. Ma andiamo con ordine.

Ci siamo sposati sabato 3 settembre, cosa insignificante per voi che leggete, ma molto importante per noi.
Luna di miele? New York prima e Isole Hawaii, dopo.
Cominciamo con Nuova York.
Partenza la mattina di Lunedì 5 settembre, volo Continental Airlines da Milano a Newark; il volo è tranquillo e le 8 ore di trasvolata passano tranquille. A Newark riusciamo ad agguantare la navetta giusta (Supershuttle) e in pochi minuti (e con pochi dollari, cosa non comune visto i costi dei taxi a NY) arriviamo al nostro Hotel, l'Edison, a due passi da Times Square. L'albergo non è gran cosa, ma perlomeno è pulito e la sua posizione centrale lo rende una base di partenza ideale per le nostre vagolazioni newyorkesi. Suggestiva la vista della Skyline Newyorkese dall'aeroporto che si ingigantisce man mano che ci avviciniamo.
Il nostro primo contatto ci porta a percorre tutta la 47esima verso est fino a alla Fifth Avenue per incontrare la Saint Patrick's Cathedral, il celeberrimo Waldorf-Astoria (quello di "Il principe cerca Moglie", ricordate?). Vaghiamo tutto il pomeriggio poi cena con bisteccona da 12 once e l'intenzione di fare un poco di vita notturna. Purtroppo il fuso ci frega e dopo cena ce ne torniamo in albergo a ricaricare le pile.....

6 settembre 2005

Alle sei abbiamo già gli occhi spalancati come due mappamondi. Colazione da Starbucks (caffettone e muffin, era un anno che non mangiavamo così, buurp!!). Oggi la prima tappa è il più grande negozio di articoli fotografici del mondo: B&H Photovideo, dove acquistiamo un grandangolo per la nostra vecchia F65. il negozio è davvero una cuccagna per gli appasionati di fotografia e materiale fotografico: Hasselblad, Nikon, Canon, di tutto di più. I proprietari del negozio sono ebrei e tutti i dipendenti hanno il tipico look dell'ebreo osservante; Barba lunga, capello riccioluto e quant'altro. Per vedere meglio Manhattan abbiamo deciso di vedere tutta la città a piedi: camminiamo per ore, percorriamo tutta la Broadway e arriviamo fino a Washington Square, dove c'è l'Università e il Memorial Arch. Sulla Broadway, a Soho, ci lanciamo nello shopping e in baleno abbiamo gli zaini carichi; comunque non demordiamo e proseguiamo imperterriti per la nostra lunga camminata verso il City Hall Park, poi la Fulton Street e poi Water Street dove ci fermiamo a mangiare (ormai è l'una). Continuiamo poi a Wall Street con sosta di rito presso la Borsa, chiediamo pure se possiamo assistere alle quotazioni, ma i poliziotti (tanti!) di guardia ci riferiscono che la visita è sospesa sine die dai fatti dell'11 settembre. Da Wall Street a Ground Zero il passo è breve. Il "buco" è davvero impressionante, soprattutto pensando a cosa c'era prima. La visita continua poi verso Battery Park che percorriamo interamente fino ad Arrivare a Castle Clinton dove prendiamo un tragetto della Circle Line che ci permette di vedere tutta South Manhattan dal mare, oltre alla Statua della Libertà, Jersey City e Staten Island e Staten Island. Terminato il giro sul traghetto prendiamo la via del ritorno, torniamo un hotel stanchi morti: oggi abbiamo camminato per quasi undici ore!!


7 settembre 2005

Dopo la solita lauta colazione ci avviamo alla volta del Museum of Modern Arts, il Moma. Dopo una fila di dieci minuti (magari fosse così anche in Italia!) entriamo nel museo; c'è di tutto: oggetti di design, stampe, fotografie, disegni, dipinti e sculture di ogni tipo. Al piano alto troviamo anche la mostra speciale di Cezanne e Pizarro.

Terminata la visita del Moma andiamo a visitare l'Empire State Building, percorrendo, ovviamente a piedi, tutta la Broadway fino alla 34-esima strada. Nonostante l'ora non ci sono tanti turisti e facciamo poca fila. La salita in ascensore costa 14 dollari, un vero furto. L'ascensore in salita va così veloce (87 piani in 1 minuto) che i timpani si ribellano. La vista dal belvedere dell'87-esimo piano è però bellissima: una visione a 360 gradi su tutta la città. Peccato non poter rimanere fino a sera per assistere alle luci di New York dall'alto. Il vento soffia forte e si percepisce chiaramente l'oscillazione del grattacielo.

Finita la visita facciamo shopping da Macy's e ceniamo in Times Square al Roxy Bar. Dopo cena facciamo il night tour: ripercorriamo la downtown manhattan: l'Empire State Building, Broadway, Soho, Little Italy (ormai ridotta a Tiny Italy perchè ristretta a poco più di un isolato). Prendiamo poi il ponte e andiamo a Brooklyn da dove ammiriamo la celeberrima skyline che siamo abituati a vedere nelle cartoline, peccato non aver portato il treppiede!

8 settembre 2005

Passiamo la mattina dell'8 settembre a visitare la uptown Manhattan in tour guidato: visita a Central Park, di Harlem e passiamo davanti alla columbia University e al Guggenheim Museum. La sera Musical a Broadway: vediamo The Lion King al teatro New Amsterdam: Il teatro è molto bello (anche se un poco troppo barocco). Il musical è bellissimo: gli attori hanno voci splendide e le scenografie sono incredibili.

by rapakruda il venerdì 6 aprile 2007 alle 00:00 Commenti ( 1 )




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