domenica 11 settembre 2011
alle 12:06
Trova il navigatore satellitare adatto a te
Sia che stiate acquistando un gps per la prima volta o che siate ormai degli esperti, è sempre utile sapere che, anche se tutti i navigatori sono in grado di condurvi da A a B, tuttavia non tutti i modelli sono uguali. Dopo aver avuto esperienza di un mancato segnale in un momento fondamentale della navigazione, o di indicazioni stradali fornite un po’ in ritardo durante un viaggio, avrete scoperto che forse vale la pena effettuare delle ricerche un po’ più approfondite.
L’ampia gamma di modelli e prezzi disponibili sul mercato è assai variegata, e potreste essere tentati di scegliere un modello economico. Non esiste nessun motivo per cui non possiate acquistare un navigatore satellitare assolutamente affidabile a meno di 60 Euro, tuttavia potreste desiderare un dispositivo in grado di offrirvi qualcosa di più delle funzioni di navigazione base. Funzionalità extra quali uno schermo più ampio, IQ Routes (prendendo in considerazione gli ingorghi sul vostro percorso negli orari di punta), informazioni sul traffico o mappe Europee, andranno ognuna a incidere tra i 20 e i 60 Euro sul prezzo base.
Per trovare il dispositivo più adatto alle vostre esigenze, potrebbe essere una buona idea innanzitutto passare in rassegna le vostre abitudini di guida:
Se desiderate un navigatore in grado di guidarvi sulle lunghe distanze percorse regolarmente, allora potrebbe valere la pena preventivare una spesa un po’ più alta. Cercate un pacchetto che comprenda aggiornamenti in tempo reale sul traffico: in questo modo potrete evitare l’orrore di rimanere bloccati in autostrada per ore, inoltre il vostro navigatore satellitare vi informerà anche su come evitare efficacemente i punti problematici. Un ottimo dispositivo GPS da utilizzare nel Regno Unito è TOMTOM Start 20: semplice da usare, contiene molte funzioni e il suo avvio è economico. Potete pagare una cifra extra per scaricare delle mappe europee in caso di necessità, tuttavia vale la pena acquistare un navigatore contenente già queste mappe. Prima o poi vi torneranno utili! Navigatori consigliati sono il Garmin nuLink 2340, il quale costa 197 Euro, o il Mio Spirit 685. Il navigatore Mio presenta un buon rapporto qualità-prezzo: con uno schermo da 5 pollici, mappe di 44 paesi europei e aggiornamenti sul traffico ad un prezzo di circa 124 Euro, rappresenta un vero e proprio affare.
Per le persone le cui abitudini di viaggio si limitano a spostamenti locali all’interno della propria città o regione, potrebbe essere sufficiente un modello base affidabile e con un buon rapporto qualità-prezzo. Date un’occhiata al navigatore MIO F360 GPS: affidabile e semplice da usare, individua i segnali e li blocca velocemente, inoltre è dotato del dispositivo per il mantenimento della corsia e di mappe 3D, tutto a soli 68 Euro.
Il dispositivo TomTom GO LIVE 1005 è uno dei migliori navigatori satellitari disponibili sul mercato, ideale per coloro che trascorrono la propria vita in auto. Progettato con stile, dotato di schermo da 5 pollici e semplice da utilizzare, possiede tutte le caratteristiche funzionali e più ricercate che potreste desiderare, inoltre è dotato della funzione di traffico HD che aggiorna e ricalcola il vostro percorso ogni due minuti, così da garantire un’ottima navigazione. Il tutto al prezzo competitivo di 249 Euro. Se desiderate divertirvi in auto, con il navigatore Mio Navman V575 TV potrete guardare la tv, ma solo quando la macchina è ferma e parcheggiata. Pagando circa 170 Euro avrete inoltre le funzioni IQ Routes e LearnMeT.
by ellimelli il domenica 11 settembre 2011
alle 12:06
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giovedì 8 settembre 2011
alle 11:42
Ascoltate il sound della nazione al British Music Experience
Londra cosa vedere: La musica rappresenta una delle principali istituzioni britanniche e alcuni dei più importanti artisti e gruppi a livello mondiale sono originari dell’Inghilterra. Visitando il British Music Experience, i turisti della capitale avranno l’opportunità di celebrare queste band e di approfondire la propria conoscenza della musica del paese.
La sezione Playback rappresenta il punto di partenza ideale, in quanto essa approfondisce le modalità di riproduzione musicale a partire da 1945: dai dischi in gommalacca fino ai download digitali, passando per gli eccezionali dispositivi su cui hanno suonato. I visitatori potranno guardare filmati contemporanei e pubblicità di decenni iconici a partire dagli anni Quaranta.
Nella cabina di trasmissione, i visitatori potranno scoprire i vari mezzi utilizzati per trasmettere la musica, dalla rivoluzione radio della BBC negli anni Venti e l’invenzione della televisione fino all’introduzione dei web cast e l’utilizzo della tecnologia dei telefoni cellulari.
Nella mostra Where It's At!, i visitatori del Regno Unito potranno scoprire da dove provengono le varie band e quali eventi musicali significativi si sono verificati vicino al luogo in cui vivono. I fatti che coinvolgono luoghi di nascita, posti e festival rendono questa sezione molto importante dal punto di vista educativo.
Ogni appassionato di musica possiede un’esibizione alla quale avrebbe voluto partecipare. Nella sezione The Beat Goes On, i visitatori potranno viaggiare indietro nel tempo e vivere alcuni dei migliori concerti degli ultimi 60 anni, con protagonisti quali The Stones, Bowie, Led Zeppelin, Radiohead, Oasis, The Clash e molti altri. In questo modo viene offerto un mix unico di esibizioni intime e speciali e grandi concerti da stadio.
Per approfondire adeguatamente la storia della musica inglese, il museo ha suddiviso gli ultimi 60 anni in sette sezioni iconiche, descrivendo le band, la cultura e le tendenze di ciascun periodo.
Si inizia con il periodo post bellico che va dal 1945 al 1962. I soldati americani presenti in Inghilterra hanno ridato vita alla musica delle grandi band, e il jazz tradizionale Dixieland e di New Orleans è diventato la colonna sonora delle serata trascorse sulla scena dei club di Londra. In quel periodo si è assistito anche ad un revival folk-blues, il quale ha incoraggiato i giovani musicisti a creare i propri gruppi. Tuttavia, il cambiamento musicale forse più significativo verificatosi in quel periodo è stata la mania per il rock 'n' roll, promosso a partire dalla metà degli anni Cinquanta dai fan di Bill Haley, Elvis Presley, Chuck Berry e Little Richard. Questa rivoluzione musicale non solo ha donato una generazione di nuovo sound musicale, ma si è anche intrecciata con la nuova libertà sociale ed economica del periodo.
Il periodo 1962-1966 è stato fondamentale per la musica inglese, in quanto questa si è diffusa in tutto il mondo con la conquista dell’America da parte dei Beatles e dei Rolling Stones durante l’era della cosiddetta “invasione britannica”. Era il periodo degli orli accorciati, della pop art e della Swinging London.
Lo spirito del periodo compreso tra il 1966 e il 1970 può essere sintetizzato nel concetto di “Peace and Love” e nella sperimentazione delle droghe. In quegli anni il pop inglese è diventato sempre più coinvolto nella politica, nella moda e nell’arte ed è emersa la scena dei festival.
Gli affascinanti e appariscenti artisti degli anni 1970-1976 hanno risposto con l’evasione alla dura crisi economica vissuta dall’Inghilterra di quel periodo. Gli artisti indossavano scarpe con tacchi alti e ricorrevano al trucco per adottare il look androgino introdotto da personaggi come Bowie.
Dalla metà degli anni Settanta venne adottato uno stile musicale più duro e più esplicito, il quale rifletteva il difficile periodo della recessione economica e della disoccupazione inglese, piuttosto che contrapporsi ad esso. La musica punk ha portato all’attenzione di tutti le divisioni sociali presenti in Inghilterra, incitando anche il 2 Tone ska revival, mentre il movimento Rock Against Racism ha reso popolare la musica reggae. I primi giorni da primo ministro di Margaret Thatcher sono stati caratterizzati dallo stile “New Romantic” e dall’ascesa della musica jazz funk dance.
L’arrivo di una nuova generazione di “yuppies”, nel periodo 1985-1993, ha significato un più facile accesso dei giovani a video, CD e trasmissioni via satellite, di cui il concerto Live Aid del 1985 ha rappresentato un momento significativo. L’heavy metal ha vissuto una rinascita e l’house music importata si è enormemente diffusa nel Nord.
La sezione della mostra che esplora il periodo che va dal 1993 fino ad oggi, porta la scena musicale ai nostri giorni, descrivendo l’ascesa della “Cool Britannia”. Con il Britpop si è assistito al ritorno della musica delle chitarre, mentre la contrastante scena delle boy band ha portato alla nascita di gruppi come i Take That e i Boyzone. Le Spice Girls hanno invece rappresentato un fenomeno culturale, dando vita ad una sorta di mania da parte dei fan che non si vedeva dai tempi dei Beatles.
by ellimelli il giovedì 8 settembre 2011
alle 11:42
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martedì 9 agosto 2011
alle 13:17
Montascale per per scale rettilinee esterne
Numerosi potenziali utenti di montascale si trovano a dover fronteggiare le cosiddette “barriere architettoniche” non all’interno della propria abitazione o del posto di lavoro, ma all’esterno. Un accesso esterno al primo piano di una villetta, una scala condominiale che dal cortile dei garage conduce all’atrio dell’edificio dove si trovano gli ascensori, la scalinata che dall’ingresso principale sul marciapiede d’entrata raggiunge il mezzanino in cui si apre l’androne del palazzo... Sono tanti gli esempi di situazioni che possono causare notevoli disagi a chi per vari motivi non dispone di una perfetta mobilità personale. L’eventualità di fare ricorso ad una soluzione “all’aria aperta” può legittimamente far sorgere qualche dubbio e perplessità. E’ plausibile pensare di installare un impianto montascale esterno considerando che nell’arco di tutto l’anno, giorno dopo giorno, anno dopo anno, sarà costantemente sottoposto alle intemperie? Caldo e freddo, sole e pioggia, vento e neve, oltre ad una varietà di fattori atmosferici inquinanti quali smog, polveri di ogni tipo, detriti di provenienza vegetale ( come foglie, pollini, gocce di resina ecc.) o animale ( anche un innocuo passerotto può causare qualche serio danno, se non si interviene immediatamente...), sottopongono i nostri più o meno consistenti investimenti ad un vero e proprio assalto, con conseguenze a volte mortificanti.
Basti pensare a come si può ridurre un’automobile lasciata in sosta prolungata in strada, se non si ha la fortuna e la possibilità di proteggerla ricoverandola in garage o in un ambiente riparato.
La soluzione è a portata di mano. Per fortuna, nel nostro caso, la soluzione è piuttosto semplice e cancella agevolmente i dubbi e le perplessità, a cui abbiamo accennato. Basta affidarsi ad Otolift, azienda leader a livello mondiale nel proprio settore, che da sempre si impegna costantemente a mettere tutta la propria esperienza ed avanzata tecnologia al servizio dell’utente. Questo le permette di realizzare prodotti all’avanguardia appositamente studiati per ogni specifica esigenza, il cui altissimo standard qualitativo è ulteriormente valorizzato dall’ormai proverbiale livello di servizio, che ogni cliente legittimamente si aspetta di ricevere da Otolift.
Otolift, nata più di 100 anni fa in Olanda e da tempo affermata anche in Italia, da oltre 50 anni si dedica costantemente alla ricerca delle più avanzate soluzioni ai problemi della mobilità ed al superamento delle “barriere architettoniche’. Se oggi oltre 100.000 utenti, in tutto il mondo, sono soddisfatti utilizzatori dei MONTASCALE Otolift, esiste certamente un buon motivo!
by ellimelli il martedì 9 agosto 2011
alle 13:17
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domenica 7 agosto 2011
alle 12:49
Le sette principesse di Kensington Palace
Kensington Palace è stata la residenza di diverse generazioni di re, regine e delle loro progenie, rappresentando così per anni il fulcro della monarchia. All’interno delle sue pompose mura, infatti, si sono verificati molti eventi illuminanti e scandalosi.
Se siete pronti a visitare Londra, potrete partecipare alla “Quest for Seven Princesses”: un’iniziativa che rende omaggio alle affascinanti e spesso tragiche storie delle donne che hanno vissuto in questo edificio.
Il viaggio intorno al Palazzo Incantato vi svelerà queste storie potenti e segrete, a partire da quella della regina Maria II, la quale visse dal 1662 al 1694, per finire con quella dell’amatissima Diana, la principessa di Galles. Le altre cinque principesse prese in considerazione sono la regina Anna (1665-1714), la regina Carolina (1683-1737), la principessa Carlotta (1796-1817), la regina Vittoria (1819-1901) e la principessa Margaret (1930-2002).
Le vite di queste principesse sono state re-immaginate sotto forma di installazioni, fornendo così una prospettiva tanto insolita quanto interessante per mezzo della quale rivivere la storia del palazzo. Ai visitatori verranno forniti degli indizi per scoprire l’identità degli illustri residenti reali prima che uno spettacolare finale li porti faccia a faccia con le principesse.
Così come si addice ai membri della famiglia reale, i principali designer hanno aggiunto il proprio tocco personale alla Royal Ceremonial Dress Collection (collezione di abiti da cerimonia della famiglia reale) per creare delle stupende installazioni, andandosi così ad aggiungere all’emozione e al dramma delle storie segrete del palazzo.
Scoprite l’affascinante storia della regina Maria, la quale rubò il trono di suo padre dopo aver sposato suo cugino, Guglielmo d’Orange. L’assenza di figli in questo matrimonio fu fonte di grande sofferenza per Maria, la quale riuscì però a trovare conforto nei cani, nel giardinaggio e collezionando oggetti. Ella lasciò il proprio segno nel palazzo attraverso una ricca collezione di porcellane blu e bianche.
La regina Anna era la sorella di Maria ed era molto nota per la sua passione per il gioco d’azzardo e per la caccia al cervo. Anna ebbe 17 figli con il principe Giorgio di Danimarca ma sfortunatamente nessuno di essi riuscì a raggiungere l’età adulta, per cui ella morì sapendo che il regno della sua famiglia era giunto al termine.
Poi vi fu la regina Carolina, la quale sposò il futuro re Giorgio II all’età di 22 anni. Abile negoziatrice politica, la monarca era appassionata di scienze e di arte e trascorse molto tempo a Kensington, uno dei suoi palazzi preferiti.
La tragica principessa Carlotta, figlia di Giorgio IV e Carolina di Brunswick, trascorse quasi tutta la sua vita cercando di assecondare i contradditori desideri dei suoi belligeranti genitori. Molto popolare tra la gente comune, trovò la felicità nel matrimonio con il principe Leopoldo di Saxe-Coburg nel 1816 ma morì poco dopo, in seguito al parto di un bambino nato morto, lasciando Giorgio IV senza un erede diretto e spianando alla regina Vittoria la strada verso la monarchia.
La regina Vittoria, famosa per aver regnato a lungo e con successo, trascorse gran parte della sua infanzia all'interno delle mura di Kensington Palace. Nonostante l’amore di sua madre, la giovane Vittoria non ebbe una gioventù felice e la sua ascesa al trono, avvenuta poco dopo il suo diciottesimo compleanno, le permise di fuggire dai confini del palazzo e di trovare grande felicità nel matrimonio con suo cugino Alberto. Il principe, tuttavia, morì di tifo quando Victoria aveva solo 42 anni: la regina non si riprese mai del tutto dallo shock e lo pianse fino alla sua morte, diventando così la vedova più famosa al mondo.
L’elegante principessa Margaret era nota per la sua bellezza e per la sua amicizia con alcune delle più influenti figure del periodo, tra cui i Rolling Stones, Dudley Moore, Peter Sellers e John Betjemen.
Indubbiamente la figura più familiare ai visitatori sarà Diana, la principessa di Galles, la quale visse a Kensington Palace fino alla sua prematura morte, avvenuta nel 1997 in seguito ad un incidente stradale. Incredibilmente popolare tra la gente comune, la sua improvvisa morte lasciò sotto shock il mondo intero e quella che era stata la sua residenza divenne il fulcro del lutto a Londra, dove migliaia di persone giunsero per lasciare dei fiori all’esterno dei cancelli del palazzo.
by ellimelli il domenica 7 agosto 2011
alle 12:49
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venerdì 5 agosto 2011
alle 13:33
La rivista PC Professionale premia il navigatore Mio Spirit 685
La rivista di tecnologia “PC Professionale” ha recentemente testato una serie di navigatori satellitari portatili con mappe europee il cui costo non supera i 150 Euro, e Mio ne è emerso distinguendosi con onori speciali. Pubblicata nel numero di giugno 2011, l’analisi comparativa si è basata su prodotti dal prezzo accessibile e in grado di offrire funzioni competitive per un navigatore di livello base.
Il test ha contrapposto Mio Spirit 685 a modelli di navigatori satellitari della concorrenza: Becker, Garmin, Navigon, Prestigio, Tele System e TomTom.
I dispositivi sono stati valutati sulla base di diverse categorie, tra cui fruibilità, funzionalità, convenienza e prestazioni. Mio Spirit 685 ha ottenuto un punteggio complessivo di 8 su 10 ed è quindi risultato il migliore tra i prodotti testati, aggiudicandosi così il premio Gold VIP della rivista. Il navigatore Mio ha in particolare ottenuto il massimo dei punti per la sua fruibilità (7.5), funzionalità (8.5) e per le sue prestazioni (7.5).
Dopo aver svolto i vari test, gli editori di PC Professionale hanno descritto Mio Spirit 685 come un prodotto di qualità superiore, disponibile ad un prezzo estremamente competitivo. L’interfaccia utente dovrebbe fare invidia a quelle di concorrenti più famosi come Garmin e TomTom, mentre funzioni come IQRoutes e Infoblu TMC sono tipiche di navigatori molto più costosi.
Mio ci ha sorpresi un po’ di tempo fa con il modello Spirit 685 e il suo incredibile prezzo. Un navigatore satellitare con schermo da 5 pollici, mappe europee integrate e sistema RDS-TMC non costa mai solo 100 sterline. Il navigatore Spirit 687, invece, costando 150 sterline possiede un prezzo più credibile, ma anche diverse funzioni che lo differenziano dal suo compagno di scuderia più economico.
Il modello Spirit 687 è apparentemente identico al 685, l’unica ovvia differenza fisica è rappresentata dal micro jack di ingresso AV posto nella parte inferiore, il quale serve principalmente a collegare una telecamera rivolta verso la parte posteriore del veicolo e che può risultare utile durante le manovre in retromarcia. Tuttavia, il cavo fornito in dotazione presenta i normali ingressi RCA audio per stereo e video, per cui è teoricamente possibile collegare qualsiasi fonte video, per esempio un lettore DVD portatile per intrattenere i bambini o guardare un film all’interno della macchina dopo esser giunti a destinazione. Così come nel 685, lo schermo da 5 pollici ha una risoluzione di 480 x 272 che, pur risultando adeguata, non è paragonabile a quella dei modelli di qualità superiore ed è abbastanza limitata per i video. Abbiamo inoltre notato che alcuni ingressi video davano dei problemi allo Spirit 687, come nel caso del basso segnale video di una videocamera HD: non riuscendo a rimanere a passo con il video, il navigatore ha perso le immagini.
Le altre differenze riguardano l’interno dei navigatori: il modelli 687 ha il doppio della memoria del 685 (4GB invece di 2GB), entrambi possiedono le mappe di 44 paesi europei, ma nel 685 sono preinstallate le mappe solo di 23 paesi e se si desidera installarne altre dal DVD è necessario prima rimuovere quelle dei paesi esistenti. Nel 687, invece, sono già preinstallate le mappe di tutti i 44 paesi.
by ellimelli il venerdì 5 agosto 2011
alle 13:33
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